Tante, troppe, domande rimangono ancora oggi irrisolte quando si parla di futuro del lavoro e di organizzazione aziendale. Abbiamo cosí deciso di dare qualche risposta agli innumerevoli interrogativi con un free webinar a tema Learning Organization Mercoledí 13 ottobre 2021 alle ore 17, con Alessandro Donadio.
Gli ospiti?
Chi meglio di Alessandro Donadio, chairman del webinar, Associate Partner in EY e autore di «#Learning Organization. L’apprendimento diffuso come leva di antifragilità», può raccontarci come le organizzazioni e le aziende future-fit devono trovare nuovi modi di lavorare e far collaborare le persone, in un contesto in cui spazio e tempo sono fluidi e in continuo divenire. Ad arricchire la tavola rotonda di domande e risposte, gli altri speaker dell’evento sono Giulio Xhaet, Partner Newton Spa, Sebastiano Zanolli, manager, autore e advisor, e Aldo Razzino, CEO di Open Search Group, moderati Alberto Maestri, Digital Industry Analyst.
Se vuoi scoprire come navigare la nuova normalità, iscriviti gratuitamente al webinar di qui.
In attesa della round table digitale, non perderti l’esclusiva intervista che abbiamo fatto con Alessandro Donadio sul suo ultimo libro!
Quali processi e cambiamenti sociali ritieni abbiano condotto alla necessità di un Learning Organization Design?
Direi più che altro un “vento della storia”. Le crisi crescenti, tipiche di sistemi complessi nei quali viviamo, richiedono organizzazioni che senza indugio si fondino sulla capacità di apprendere continuamente; per adattarsi, evolvere, riformarsi senza soluzione di continuità.
Cosa non fare quando si parla di Learning Organization?
Innanzitutto, non bisogna “schiacciare” la Learning Organization sul concetto di formazione: l’apprendimento è un esercizio a più livelli che sfrutta ogni risorsa ha a disposizione per imparare cose nuove. La relazione con il cliente, l’avvento di nuove tecnologie, la formazione, certo, ma anche le crisi.
Che competenze deve avere il Chief Learning Officer?
È un archetipo di ruolo molto nuovo. Deve conoscere i fenomeni psicosociali di una organizzazione; sapere come “funzionano” queste dimensioni. Deve però conoscere le tecnologie che sono i grandi abilitatori umani, dal homo habilis in poi. Deve sapere di neuroscienze, grande risorsa che consente di progettare esperienze, ma anche spazi virtuali e fisici, capaci di far sviluppare persone e organizzazioni.
E forse altre competenze che ancora non vediamo chiaramente. Diciamo che il Chief Learning officer dovrà essere, prima di tutti gli altri, disposto ad imparare continuamente e avventurarsi in ambiti anche non convenzionali.
Cosa ti ha spinto a scrivere «#Learning organization. L’apprendimento diffuso come leva di antifragilità» e perché ritieni possa essere utile per le aziende d’oggi?
Direi che l’evoluzione del mio pensiero, dal libro «HRevolution. HR nell’epoca della social e digital trasformation» in poi, è andato nella direzione di farsi domande sempre più “originarie”. Con quel testo mi domandavo chi potesse guidare la trasformazione digitale che, nemmeno troppo paradossalmente, è principalmente una cosa umana.
Con il libro «Smarting up! La smart organization: una nuova relazione tra persona e organizzazion» sono andato alla ricerca delle forme organizzative evolute che possono nascere proprio dall’incrocio fra la rivoluzione digitale e l’evoluzione umana.
Alla fine, non potevo non chiedermi cosa c’è alla base di tutti questi fenomeni: competenze, organizzazioni, scienza, tecnologia. Come mai l’uomo inventa continuamente mondi in cui abitare? La risposta è nella sua evoluzione: l’essere umano è fondato sull’apprendimento, questo esercizio ne è la sua dimensione dell’essere.
In questo senso, la ragione correlata a questa è che volevo dare un contributo nella costruzione di un mondo più capace di solcare le crisi, attraverso organizzazioni che sanno imparare continuamente.
Ti aspettiamo al webinar di Mercoledí 13 ottobre 2021 alle ore 17 per approfondire ulteriormente l’argomento: iscriviti gratuitamente al webinar di qui.