Rivivi Hack@MI, il primo hackathon interamente digitale dedicato a un futuro smart e sostenibile

HACK@MI hackathon digitale

Riviviamo insieme Hack@MI, il primo hackathon innovativo e digitale che ha coinvolto team di giovani talenti in ambito Digital, STEM ed Innovation per risolvere problemi complessi e strategici per la società, l’economia e le persone.


Hack@MI si è svolto online da Aprile a Maggio 2020 con il Comune di Milano e grazie all’allora Assessora alla Trasformazione Digitale e ai Servizi Civici Roberta Cocco. Hack@MI, l’hackathon interamente digitale, è nato come evento punta di #STEMintheCity, l’iniziativa promossa dal Comune di Milano, in collaborazione con importanti realtà del settore pubblico e privato e il sostegno delle Nazioni Unite. L’obiettivo era diffondere la cultura delle STEM, rimuovere gli stereotipi culturali che allontanano le ragazze dai percorsi di studio nelle materie tecnico-scientifiche. 

L’obiettivo di Hack@MI è stato quello di progettare, grazie all’apporto di tutte le realtà coinvolte, una Milano e un futuro smart e sostenibile. Le gare e la finale, vero trampolino di lancio per i partecipanti, sono state progettate e sviluppate insieme ad AXA, Docebo, illimity, SAP, NEXI, FEduF, l’Agenzia Spaziale Europea – ESA, l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, Open Search Group e il Comune di Milano, principali aziende e organizzazioni leader, in Italia e a livello globale, in ambiti come il learning innovativo e il fintech.

L’intero hackathon si è svolto su Open Data Playground, piattaforma di hackathon e data challenge per risolvere problemi concreti di business e corporate social responsibility e per allenare le competenze analitiche degli utenti su dataset reali. 

Hack@MI era cosí strutturato:

  • 4 Data Challenge per risolvere reali problemi di business e di benessere sociale
  • 1 Call for Ideas per promuovere e innovare l’educazione finanziaria
  • 1 Digital hackathon finale per decretare il vincitore 

L’hackathon ha coinvolto 73 iscritti, suddivisi in 30 team partecipanti, provenienti da tutta Italia e con background formativi STEM e non.

Hack@MI, data la sua adesione a #STEMintheCity, ha prestato particolare attenzione al tema della sostenibilità e al problema della parità di genere (Gender Gap). Questo per favorire la commistione delle competenze. I team coinvolti in Hack@MI si sono occupati infatti della risoluzione di problemi aziendali reali proposti dai partner dell’evento. In particolare sfruttando l’equilibrio tra le competenze STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) e le conoscenze apprese durante percorsi di studio in ambito umanistico. Team di esperti in ambito dati, organizzato da Open Search Tech in collaborazione con i team dei clienti, hanno organizzato le Data Challenge. L’obiettivo era unire i dati pubblici a quelli privati per proporre una soluzione ad un problema sociale (Data Philanthropy) da un punto di vista matematico e umanistico.

Alcuni dei temi che hanno caratterizzato le sfide Hack@MI sono stati:

  • Detection delle frodi assicurative
  • Ipotizzazione della traiettoria di decarbonizzazione della Lombardia
  • Creazione di una soluzione che aumenti la consapevolezza dei cittadini del proprio impatto sul clima
  • Revisione del concetto di costo dei beni e servizi che produciamo e creazione del cruscotto terra per misurare il benessere che generiamo

Lo scopo ultimo della finale di Hack@MI è stato quello di stimolare lo sviluppo di una soluzione applicativa basata su tecniche di Intelligenza Artificiale (AI) e dati di Osservazione della Terra (EO) per il riconoscimento automatico delle variazioni nel tempo della copertura del suolo in ambito urbano.

Gli indicatori di benessere utilizzati hanno avuto lo scopo di tradurre le misurazioni oggettive dell’uso del suolo della Città Metropolitana di Milano, derivate da dati satellitari di Osservazione della Terra (OT). Poi elaborati tramite Intelligenza Artificiale (IA) nell’ambito di Hack@MI 2020, in indicatori più facilmente comprensibili dai cittadini. Tali indicatori non sono una valutazione assoluta delle situazioni presenti nei diversi territori ma una sintesi delle variazioni intercorse nell’uso del suolo (aree verdi e artificiali) tra gli anni 2015 e 2020. Esiste, infatti, una molteplicità di situazioni che dovrebbero essere ulteriormente investigate per tenere conto delle diverse realtà urbanistiche, economiche e sociali di ciascun territorio.

A supporto del progetto Hack@MI, hackathon digitale, è stato creato inoltre un ecosistema di canali e contenuti al fine di amplificarne la comunicazione e il marketing. L’ecosistema editoriale ha permesso di alimentare in continuazione l’awareness e la reputazione di Hack@MI durante i mesi di progetto. 

La prima iniziativa del nuovo palinsesto targato Hack@MI è stata la creazione di webinar. Sono stati ben sette nell’arco di un mese e mezzo di gare, per una pausa pranzo ad alto tasso di innovazione. Tutto questo insieme a top manager di aziende, docenti e key opinion leader del settore.

  • Simonetta Cheli, Direttrice di ESA Earth Observation Programmes e Head di ESRIN
  • Piero Poccianti, Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale
  • Massimo Chiriatti, Chief Technical & Innovation Officer di Lenovo
  • E tanti altri…

Ovviamente, gli argomenti trattati nei webinar erano collegati ai problemi proposti nelle challenge di Hack@MI. Essi si sono rivelati il vero cavallo di battaglia di questo evento, coinvolgendo un totale di 400 persone con un tasso di partecipazione sopra il 70%. Proprio grazie al loro successo, i webinar sono stati trasformati anche in podcast. 

La seconda iniziativa è stata la realizzazione di uno spazio editoriale con interviste e guest post dei principali data expert in Italia e nel mondo. L’obiettivo della rubrica, Hack@MI Digital Stories, era disseminare conoscenza sulle materie STEM, Digital & Innovation e sulle trasformazioni del mercato che spingono verso l’ibridazione dei profili. Questa rubrica ha raggiunto ben  4.000 utenti unici e 11.000 visualizzazioni di pagina, con una audience per l’80% audience italiana e il 20% internazionale.

In attesa di nuovi interessanti hackathon, ti aspettiamo su www.opendataplayground.com